Un film racconta i “Disobbedienti alla guerra”

Novembre 4, 2014

Su Il Piccolo un articolo di Pietro Spirito sul film-documentario di Fredo Valla, ora in lavorazione
Un film racconta i “Disobbedienti alla guerra”
Il documentario prodotto dalla Nefertiti per la regia di Fredo Valla alza il velo sui soldati fucilati durante la Grande guerra

di
Pietro Spirito  tratto da Il Piccolo, 3 Novembre 2014

Diventa un film documentario per la regia di Fredo Valla la storia dei fucilati della Prima Guerra Mondiale, i soldati italiani messi al muro con l’accusa di diserzione, o di codardia di fronte al nemico, o ancora per insubordinazione o ammutinamento. Sono numeri enormi, superiori a qualsiasi altro Paese belligerante: in Italia nei quattro anni di conflitto su oltre quattro milioni di uomini inviati al fronte uno su quattordici subì un processo penale, uno su 24 venne processato come disertore, 750 vennero fucilati su un totale di 4.028 condanne a morte pronunciate dai tribunali militari. Trecento furono le esecuzioni sommarie, cioè eseguite senza processo, e centinaia furono i soldati uccisi dai carabinieri e dai loro stessi ufficiali per disobbedienza o codardia di fronte al nemico. In caso di ammutinamenti o rivolte entrava in vigore la decimazione: un soldato su dieci scelto a caso veniva fucilato.

Episodi del genere accaddero ovviamente anche negli eserciti degli altri Paesi, ma se Francia, Germania e Inghilterra hanno già avviato da tempo l’inserimento dei loro fucilati nelle liste dei Caduti, in Italia gli oltre duemila soldati massacrati dai loro stessi commilitoni spesso per episodi risibili o piccole disobbedienze non sono stati ancora perdonati e non sono dagimageinseriti nel novero della patria memoria. È un divario sorico che ormai da più parti si chiede di colmare. Cinema e letteratura in Italia hanno più volte toccato l’argomento, dal film “Uomini contro” di Francesco Rosi (liberamente ispirato al romanzo di Emilio Lussu “Un anno sull’Altipiano”) fino allo spettacolo “Cercivento” con Massimo Somaglino e Riccardo Maranzana del 2003, che racconta la vera storia della fucilazione di Angelo Massaro, Basilio Matiz, Giovanni Battista Coradazzi e Silvio Ortis, messi la muro per essersi rifiutati di partecipare a un attacco suicida sul monte Cellon. Ma un’iniziativa ufficiale per riabilitare uomini vittime nella gran parte dei casi di clamorose ingiustizie non è stata ancora intrapresa.

Ora un film in lavorazione affronterà la questione nel suo complesso, ricostruendo nel dettaglio una realtà rimossa. Si tratta del documentario “Disobbedienti alla guerra”, ovvero “Disertori, ammutinamenti, rivolte, fucilazioni sommarie nel primo conflitto mondiale” per la regia di Fredo Valla, produzione Nefertiti Film di Nadia Trevisan e Aberto Fasulo. Le riprese inizieranno a gennaio, intanto Fredo Valla ha già raccolto un cospicuo materiale storico su cui lavorare. «La giustizia di guerra nel primo conflitto mondiale – spiega Valla – è un tema sottovalutato nelle sue dimensioni e nella sua crudeltà». «L’Italia – continua il regista – detiene il triste primato per la ferocia con cui punì i suoi soldati: i tanti che disertarono, coloro che si ribellarono alla trincea, agli assalti suicidi imposti dai comandi, o semplicemente mostrarono un insufficiente “spirito patriottico” per una causa che non sentivano propria. La guerra totale escludeva qualsiasi indulgenza. Rendere omaggio a questi uomini contro, riabilitarli come da tempo ha fatto la Francia di Jospin e Sarkosy, è un dovere morale».

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CHI SONO

Amo sentire raccontare le storie. Per questo motivo sono diventato documentarista e sceneggiatore di film lungometraggi. Qualcuno ricorderà "Il vento fa il suo giro" candidato al Premio David di Donatello per la migliore sceneggiatura e "Un giorno devi andare", regia di Giorgio Diritti. Collaboro con Aranciafilm, Graffitidoc e Nefertiti Film per lo sviluppo di progetti, soggetti, sceneggiature e regie. Ho co-fondato "L'Aura", scuola di cinema di Ostana, nel villaggio di fronte al Monviso in cui vivo. Coltivo l’orto a 1350 metri di quota; raccolgo cavoli, zucchine, porri, insalata, bietole, carote. Zucchine, soprattutto.

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