PIÙ IN ALTO DELLE NUVOLE

Più in alto delle nuvole / Plus haut que les nuages 

(The First Transalpine Flight, Il primo volo sulle Alpi)

Film documentario di Fredo Valla (Italia-Francia, 2015)

scritto da Fredo Valla
regia Fredo Valla
animazione Francesco Vecchi – Alessia Cordini
montaggio Catherine Catella
fotografia Luciano Federici con Andrea Vaccari
suono Vito Martinelli, Mirko Guerra, Tommaso Bosso
musica Giorgio Conte
sound design e musiche originali Walter Porro
produzione Enrica Capra (GraffitiDoc)
coproduzione Alexandre Cornu (Les Films du Tambour de Soie)
con il sostegno del Piemonte Doc Film Fund, Programma MEDIA della Comunità Europea, Cineteca di Bologna e CNC
lingue italiano, francese, tedesco svizzero, inglese
sottotitoli Italiano, francese
durata 52’

COME VEDERLO: “Più in alto delle nuvole” può essere noleggiato per lo streaming tramite Vimeo (https://vimeo.com/ondemand/piuinaltodellenuvole) o in alternativa è disponibile on demand su Amazon Prime.


STORIA DI GÉO CHÁVEZ, AVIATORE

Il film documentario racconta la storia di Géo Chávez, aviatore franco-peruviano che nel 1910 riesce in un’impresa epica: sorvolare le Alpi col suo monoplano Blériot XI.

La vicenda è narrata dal cantautore Giorgio Conte attraverso le note di una canzone

(“Géo” dell’album C.Q.F.P. del 2011, su testo di Carlo Grande, scrittore e giornalista di “La Stampa”) e l’incontro con alcuni studiosi del pionierismo aviatorio.

Il film è una fiaba documentaria in bilico tra mito e realtà storica, tra l’impresa gloriosa e la grande macchina impassibile della Storia, che ci ricorda che l’eredità dei pionieri e dei sognatori non si brucia nel breve spazio della loro vita.

“che in cielo, un dì, mirabilmente muto / passar fu visto, come Dio, seduto! / un uomo! l’uomo alato!”

(Giovanni Pascoli, Bologna, novembre 1910)

Più in alto delle nuvole” unisce vari generi narrativi e utilizza, in maniera informale testimonianze di esperti, film d’archivio, documentazione storica e animazioni.

LA VICENDA

Brig (Svizzera), 23 settembre 1910. Dopo giorni di rinvii dovuti al maltempo, due soli concorrenti sono ancora in gara per la prima Traversata delle Alpi. È  un mattino nebbioso e freddissimo, con venti irregolari. Ma è il penultimo giorno utile per compiere l’impresa. Il bando lanciato dal comitato promotore italiano ha dell’impossibile.
Gli organizzatori, animati da fede incrollabile nell’ineluttabilità del progresso umano, nel corso del mese di luglio 1910 hanno lanciato la sfida: un premio di 70.000 lire attende chi riuscirà nella folle impresa di sorvolare il passo del Sempione, a 2008 metri di altitudine, fra Brignel Vallese (Svizzera) e Domodossola. Un’impresa incredibile per quei tempi, la prima traversata delle Alpi.

L’aviazione ha solo sette anni: il primo aereo si è levato in volo ad un’altezza di tre metri nel 1903 in North Carolina, ad opera dei fratelli Wright. In Francia, paese all’avanguardia nel volo, hanno ottenuto il brevetto una cinquantina di piloti in tutto; e l’aero-club di Londra è stato fondato da qualche mese. Nonostante i frenetici progressi del neonato “sport” (così è ancora considerato), fino a quello stesso mese di luglio 1910 nessun uomo ha mai volato a più di 1000 metri di altezza. E adesso, tutt’a un tratto, la sfida è scavalcare un ostacolo naturale imponente e irto di incognite a più di 2000 metri.


PARTECIPAZIONI


RECENSIONI


CHI SONO

Amo sentire raccontare le storie. Per questo motivo sono diventato documentarista e sceneggiatore di film lungometraggi. Qualcuno ricorderà "Il vento fa il suo giro" candidato al Premio David di Donatello per la migliore sceneggiatura e "Un giorno devi andare", regia di Giorgio Diritti. Collaboro con Aranciafilm, Graffitidoc e Nefertiti Film per lo sviluppo di progetti, soggetti, sceneggiature e regie. Ho co-fondato "L'Aura", scuola di cinema di Ostana, nel villaggio di fronte al Monviso in cui vivo. Coltivo l’orto a 1350 metri di quota; raccolgo cavoli, zucchine, porri, insalata, bietole, carote. Zucchine, soprattutto.

Iscriviti alla Newsletter