Ambin – La roccia e la piuma
AMBIN
LA ROCCIA E LA PIUMA
UN FILM DOCUMENTARIO
DI FREDO VALLA
Scheda tecnica
Regia: Fredo Valla
Durata: 63 minuti (versione director’s cut)
Operatori alla fotografia: Elia Lombardo, Fabio Ferrero, Yalmar Destefanis
Suono: Andrea Fantino, Yalmar Destefanis
Operatore drone: Fabio Ferrero
Montaggio: Beppe Leonetti, Andrea Fantino
Colonna sonora originale: Flavio Giacchero
Finalizzazione: Roberto Allegro, Marco Fantino (Bottega dell’Immagine)
Organizzazione: Fabio Ferrero, Andrea Fantino, Beatrice Chiesa
Traduzioni: Agnés Dijaux
Archivio: Anselmo Arasso
Produzione esecutiva: Ines Cavalcanti per Chambra d’Oc
Produzione: Unione Montana Alta Val Susa/Regione Piemonte
Progetto AMB.ENIS – Interreg V-A Italia Francia ALCOTRA
Sinossi
La camera vola e ronza, con l’occhio sulle montagne… Ciò che vediamo (o crediamo di vedere), che si specchia nell’obiettivo lassù e si riflette nei nostri occhi, è il Massiccio d’Ambin: un acrocoro, un deserto d’alta quota sul confine fra l’Italia e la Francia che l’aridità del mutare del clima colora nei toni dell’ocra. Quindici cime oltre i tremila metri. E laghi e roccia e ghiacciai… Crepacci come tagli che l’artista dei tempi caldi ha affondato (e disegnato) nel poco ghiaccio che resiste al cambiamento climatico.
Ma è davvero l’Ambin? O la sua apparenza?
Ciò che la montagna mostra di se all’obiettivo é il vero, il vasto Ambin? o il vero Ambin è altro e altro ancora. E’ immagine che muta nelle stagioni, nelle ere geologiche, nei tempi dell’uomo?
A esplorarlo, l’Ambin si rivela coscienza del nostro presente. Immagine riflessa nelle memorie del nostro passato. Si rivela ostacolo, montagna di inciampo e transito ai cammini dell’uomo: barriera e snodo. Luogo ostile e di ostilità, di fortezze e cannoni puntati, ma anche di pacifici sport, di esplorazioni di ghiacci e vette, e di boschi e di vacche, latte e formaggi. Nella sua memoria di sasso e di ghiaccio, nella sua vastità, l’Ambin, arso di questi nostri tempi di mutazione climatica, conserva l’immagine di eserciti e condottieri a cavallo, persino di elefanti, e passaggi di santi, di artisti, di papi… e giornate di sole, di vento, di neve, di tormente e valanghe, di antichissimi mari, e di pellegrini in viaggio… di colori bruciati, di sole, di acqua, di secchezza, di contrabbandieri, di cacciatori, fuggitivi e migranti… di animali sopravvissuti nella leggenda e nel ricordo. Persino di incontro (e scontro) di lingue: d’oc, francoprovenzale, italiano, francese… piemontese. Montagna vasta, l’Ambin: di confini aperti, di confini chiusi… perché l’Ambin è, non è… perché l’Ambin è… la montagna delle complessità.
Commenti al film
Recensioni
- 13 marzo 2024 | L’Eco del Chisone
- 8 marzo 2024 | Giorgio Cattaneo
- 29 febbraio 2024 | La Valsusa
- 18 febbraio 2024 | La Stampa | Caraglio
- 8 febbraio 2024 | Blog Giorgio Placereani
- 6 novembre 2023 | La Repubblica
- 26 ottobre 2023 | Corriere di Saluzzo
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Partecipazioni
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- Agosto 2024 – Cinema in Valle
- Maggio 2024 | Cuneo montagna Festival
- 72° TrentoFilmFestival | Selezione ufficiale
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